Ansia da Separazione, Fobie e GAD nei Bambini: Come Riconoscerle e Curarle - Dr Gaspare Costa - 340/7852422 - Psicologo - Psicoterapeuta

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L'Ansia nei Bambini
Ansia da Separazione, Fobie e GAD nei Bambini: Come Riconoscerle e Curarle

a cura del Dr Gaspare Costa

L’ansia, come riportato in un precedente articolo che ha avuto come oggetto gli   attacchi di panico nei bambini, è un emozione la cui funzione, quando non assume le caratteristiche disfunzionali, è quella di segnalare, attraverso l'interazione di fattori cognitivi, fisiologici e comportamentali, un oggetto o una situazione potenzialmente pericolosa che mette a repentaglio la sorte di particolari beni o l’incolumità stessa dell’individuo.

In sostanza, l’ansia funziona come un allarme che si attiva tutte le volte che registra un pericolo con lo scopo di proteggere un bene da una minaccia; la questione non è l’utilità dell’allarme ma l’esatta taratura dello strumento: in altre parole, se l’ansia manifestata dal bambino è coerente con particolari  oggetti o situazioni, come ad esempio la paura dell’estraneo o del buio che sono tipiche di specifiche fasi dello sviluppo, allora è funzionale al contrario, quando l’ansia appare eccessiva, frequente o inappropriata rispetto alla stadio evolutivo in cui si trova il  bambino, ad esempio bambini di 7, 8, 9, 10 anni che manifestano ansia di separazione, allora si può ipotizzare un disturbo d’ansia e  .

Di seguito saranno descritti quattro disturbi specifici  in cui l'ansia disfunzionale del bambino può canalizzarsi: l'ansia da separazione, la fobia specifica, la fobia sociale e il disturbo d'ansia generalizzato mentre il disturbo da attacchi di panico ed il disturbo ossessivo compulsivo nei bambini sono stati oggetto di articoli precedenti specifici che potete consultare; infine, verrano descritte le cure più efficaci per "il bambino" dall'ansia.

Il Disturbo d' Ansia da Separazione

Il disturbo d'ansia da separazione è il disturbo legato all'ansia "specifico" del bambino e della bambina, esso consiste in una intensa manifestazione d'ansia che può tracimare in angoscia o, addirittura, panico a cui possono associarsi pianto, agitazione, disperazione, rabbia, sintomi somatici,  etc. tutte le volte che il bambino, per varie ragioni, è costretto a separarsi dalla madre o da altre figure accudenti significative ( caragivers).
L'ansia da separazione è normale nel fanciullo e nei bambini molto piccoli, Splitz aveva descritto "la paura dell'estraneo" già a partire dall'ottavo mese di vita del bambino che si manifestava con ansia, pianto, urla ed altre reazioni avversive mentre  Bowlby fu il primo ad
occuparsi scientificamente della costruzione dei legami di attaccamento tra il bambino e gli adulti significativi descrivendo l'esistenza di quattro modelli: sicuro, insicuro-evitante, insicuro-ambivalente e disorganizzato.  

Lo stile di attaccamento insicuro-ambivalente si caratterizza per la difficoltà manifestata  dal  bambino a  separarsi dalla madre in una situazione controllata finalizzata a valutare lo stile di attaccamento chiamata "Strange Situation"; questi bambini, a differenza di quelli sicuri ed evitanti, reagiscono alla separazione con ansia, angoscia,  pianto, disperazione, rabbia, si aggrappano letteralmente alla madre e appaiono inconsolabili.

Quando l'ansia da separazione si manifesta in maniera intensa nei bambini di 4, 5, 6, 7, 8, 9, anni o più è lecito ipotizzare la presenza di un disturbo d'ansia che richiede  un accurata indagine diagnostica da parte dello specialista ( pediatra, psicoterapeuta, neuropsichiatra ) che, nel caso di diagnosi positiva, deve anche suggerire la cura più appropriata per la cura del problema.L'ansia da separazione compromette in maniera significativa la qualità della vita sia del bambino che dei genitori,  questi bambini possono manifestare difficoltà al momento dell'ingresso a scuola manifestando ansia, pianto, angoscia, disperazione o sintomi psicosomatici quali cefalea, nausea, mal di stomaco, diarrea; tentano ad ogni modo di impietosire i genitori con lo scopo di rimanere a casa.

Quando l'ansia anticipatoria fa la sua comparsa, il bambino inizia a manifestare apprensione per possibili eventi o situazioni che possono comportare la separazione dai genitori, in altre parole inizia a manifestare ansia prima che la condizione di separazione si concretizza. Il bambino con  ansia da separazione può manifestare difficoltà anche in ambito sociale, proprio per la resistenza a separarsi dai genitori spesso rinunciano a frequentare altri coetanei, evitano di dormire lontano da casa presso amici o parenti negandosi, in questo modo, le necessarie esperienze  che promuovono un sano sviluppo evolutivo.

L'ansia da separazione spesso comporta il rifiuto del bambino a dormire da solo pretendendo di dormire con mamma e papà anche quando ha superato i 10 anni; quando "costretto" a dormire nella propria cameretta il bambino può apparire spaventato, agitato, disperato, manifestare difficoltà ad addormentarsi oppure svegliarsi terrorizzato in piena notte in preda agli incubi ed implorare di ritornare nel lettone con i genitori.

Il rifiuto del bambino con ansia da separazione a dormire da solo può, tra le altre problematiche, ostacolare la vita di coppia dei genitori che si trovano privati della loro intimità anche se, in altri casi,  il bambino ansioso può essere strumentalizzato, magari inconsapevolmente,  e fungere da "scusa" per giustificare il mancato desiderio di intimità della coppia.
La Fobia Specifica nei Bambini

La fobia specifica consiste nella  paura, che in casi estremi può trasformarsi in terrore o in veri e propri attacchi di panico, per oggetti o situazioni innocui o, che in ogni caso, non giustificano una reazione di allarme cosi eccessiva. Cosi come per gli adulti anche per i bambini  la fobia può riguardare una  notevole varietà di oggetti o situazioni:

  • le fobie per gli animali sono molto comuni nel bambino è possono riguardare la paura per gli animali domestici (cani, gatti), pesci, uccelli, rettili, insetti (ragni, mosche, api, grilli, zanzare etc,); è da sottolineare che alcune fobie, come quella dei ragni o dei serpenti sembrano quasi innate, forse  la "traccia" della reale pericolosità che questi animali in particolare contesti rappresentano.

  • la fobie per eventi naturali come i temporali, la paura dei fulmini, dei tuoni, del buio o  delle altezze sono molto comuni nei bambini e rappresentano delle paure fisiologiche che, quasi sempre, scompaiono con la crescita del fanciullo.

Come si accennava il bambino, a differenza dell'adulto, può presentare delle fobie fisiologiche come quella degli estranei o di alcuni eventi naturali che, in genere, si dissolvono con la crescita; solo se persistono o compromettono la qualità della vita del bambino che, ad esempio, può evitare di frequentare alcuni luoghi o situazioni oppure presenta un ansia eccessiva  che può sfociare in veri e propri attacchi di panico, richiedono l'attenzione dello specialista.
La Fobia Sociale nei Bambini

La fobia sociale  è un disturbo d'ansia  che si caratterizza per l'eccessivo timore di essere giudicati  negativamente dagli altri, il bambino con ansia sociale si percepisce come manchevole di qualità, presenta bassa autostima, può sentirsi brutto, goffo, poco intelligente e, in ogni caso, con meno  qualità rispetto ai coetanei. Questi bambini, che a volte vengono definiti solo "timidi" o introversi, in realtà presentano un disturbo d'ansia che può compromettere la qualità della vita presente e futura; il bambino con ansia sociale non è solo timido, condizione temperamentale che di per se non compromette la qualità della vita, egli appare chiuso e poco incline ad instaurare relazioni sociali non perche non li desidera ( al contrario!) ma perche teme di essere rifiutato a causa del suo scarso valore.

I bambini con fobia sociale temono la critica o il rifiuto degli altri più di qualsiasi altra cosa e, per evitare il rischio di questa minaccia, evitano qualsiasi situazione (quasi tutte!) che li fa sentire in pericolo come incontrare persone nuove, partecipare a feste o attività sportive; se sono costretti ad affrontare situazioni potenzialmente minacciose il bambino manifesta un ansia eccessiva che, nei casi più gravi, può assumere la forma di un e vero e proprio attacco di panico.

Una caratteristica tipica della fobia sociale è l'ansia anticipatoria che precede un evento ritenuto pericoloso come la partecipazione ad una festa o ad una gara sportiva; prima dell'evento, la mente del bambino suggerisce uno scenario catastrofico fatto di immagini, pensieri ed emozioni in cui, proprio come una profezia, egli viene a "conoscenza" di quello che succederebbe se egli si presentasse all'evento o se non prendesse i necessari provvedimenti.

L'ansia anticipatoria è sostenuta da contenuti mentali evocativi in cui il bambino si immagina mentre viene umiliato, deriso o escluso dagli altri confermando, ancora una volta, la convinzione che egli non possiede le qualità necessarie per poter essere accettato dagli altri; come conseguenza dell'ansia anticipatoria il bambino con fobia sociale tenderà ad evitare situazioni sociali o a mettere in atto comportamenti protettivi come, ad esempio,  abbassare  lo sguardo o evitare di dire qualsiasi cosa per paura di sbagliare, quando sarà costretto ad affrontarle.

Il bambino più grande, che si avvicina all'adolescenza, con lo sviluppo del pensiero astratto inizia a vergognarsi della propria vergogna (meta-vergogna) in sostanza, egli non solo teme di vergognarsi ma ha paura di svelare la propria vergogna agli altri. In conclusione, la fobia sociale, a differenza della normale timidezza,  è un disturbo d'ansia che può compromettere la qualità della vita del bambino per cui è necessario intervenire con le terapie appropriate.
Il Disturbo d'Ansia Generalizzato nel Bambino

i Bambini  con disturbo d'ansia generalizzato (GAD) manifestano uno stato di continua apprensione o preoccupazioni eccessive riferite a svariate tematiche come la scuola, la salute, i rapporti con i coetanei o, addirittura, la condizione economica familiare; in sostanza, questi bambini si preoccupano molto di più rispetto  a quello che ci si aspetterebbe in relazione alla loro età.

I bambini con ansia cronica appaiono lontani dal mito del bambino spensierato e gioioso ma sembrano piuttosto dei piccoli adulti alle prese con un mondo catastrofico che non riescono a fronteggiare;  spesso appaiono preoccupati, cupi, tesi, possono manifestare difficoltà a rilassarsi, disturbi del sonno,  sintomi psicosomatici come cefalea, nausea o mal di stomaco.

Generalmente, questi bambini hanno la tendenza a catastrofizzare immaginando scenari terribili che possono riguardare se stesso o i propri familiari come, ad esempio, la morte di un genitore o di una persona cara a seguito di malattia o incidente, il fallimento scolastico, l'avvento di catastrofi naturali, l'essere aggrediti o uccisi etc.; i bambini con ansia cronica appaiono perfezionisti e hanno difficoltà a tollerare errori, manifestano difficoltà a prendere decisioni e tendono a procrastinare.
La Cura dei Disturbi d'Ansia nei Bambini

Il bambino a cui è stato diagnosticato un disturbo d'ansia necessita di una cura appropriata sia in relazione alla età che alla gravità del disturbo, bambini di 4, 5, 6, 7, anni hanno notevoli difficoltà a discriminare tra contenuti mentali e realtà per cui è normale che sono spaventati da quello che pensano mentre,  i bambini più grandi ( 8, 9, 10, 11 anni) hanno una maggiore consapevolezza del proprio problema. La Psicoterapia Cognitivo Comportamentale ( CBT) rappresenta un ottima soluzione per liberare dall'ansia il proprio bambino poiché dispone di protocolli specifici come il Cool Kids Programm di Rapee e Wignall che è stato appositamente ideato per il trattamento dell'ansia nei bambini.

La CBT, considerata dall' American Psychiatric Association (APA) il  trattamento d'elezione per i disturbi d'ansia, ha recentemente messo a punto dei protocolli, cosidetti di terza generazione, che appaiono particolarmente efficaci nella cura dell'ansia dei bambini. L'ACT (Acceptance and Commitment  Therapy) e la Mindifulness  sono i pilastri di queste nuove terapie che integrate alla GBT classica potenzia ulteriormente l'efficacia della cura dei disturbi legati all'ansia nei fanciulli.

L'ACT è un modello terapeutico che promuove un diverso e funzionale atteggiamento nei confronti dei contenuti mentali (pensieri, emozioni, immagini, ricordi etc.) favorendo i processi di de-centramendo ed accettazione degli stessi che ha come esito il notevolmente miglioramento  della gestione di emozioni "negative" come l'ansia; ACT, servendosi di metafore (su you tube ve ne sono diverse) ed esercizi esperenziali, appare particolarmente gradita ai bambini che, in questo, modo possono rapportarsi all'ansia in maniera molto più funzionale.

La Mindfulness, ideata da Caba Zin, rappresenta un ulteriore soluzione per la cura dei disturbi d'ansia dei bambini, anche la mindfulness come l'ACT ha lo scopo di promuovere un atteggiamento  più funzionale nei confronti dei contenuti mentali servendosi di esercizi di meditazione che hanno lo scopo di aumentare la consapevolezza nel presente. La Mindfulness facilita un atteggiamento non giudicante, curioso e disponibile nei confronti dei contenuti mentali che, attraverso gli esercizi esperenziali,  favoriscono una nuova visione  dell'ansia.
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