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L'Ansia e la Salute
Lo Psicologo tra Disagio e Benessere Psicologico

a cura del Dr Gaspare Costa

Lo psicologo è un professionista della saluta mentale la cui formazione e attività è regolamentata ( a differenza delle pseudo professioni di aiuto) dalla legislazione italiana; in sintesi, prima di poter esercitare la professione, lo psicologo deve seguire un iter universitario di 5 anni, svolgere un tirocinio annuale, inscriversi ( previo superamento dell’esame di stato) all’albo degli psicologi italiani e seguire le norme legislative e deontologiche stabilite dallo stesso.

La professione di psicoterapeuta ( aperta a medici  e psicologi inscritti ai rispettivi albi professionali) comporta la frequenza ed il superamento di un ulteriore percorso di studi specialistico (scuole di specializzazione in psicoterapia pubbliche o private riconosciute dal MIUR ) della durata di 4 anni.

Questa breve premessa sulla “professionalità” dello psicologo si rende necessaria per almeno due motivi: la particolarità e la complessità dell’ambito dell’intervento dello psicologo ed  il pullulare di figure pseudo professionali ( non riconosciute) che spesso, senza avere titoli, ne adeguata preparazione, si “offrono” a risolvere i problemi psicologici delle persone. La figura dello psicologo, proprio come la società in cui viviamo, è in continua evoluzione poiché il suo ruolo non è più limitato ( se mai lo è stato) nell’ ambito del disagio psicologico, della “follia”, della diversità, ma è sempre più proiettato nell’ambito del benessere psicologico visto che le persone, in linea con il concetto di salute delineato dall’O.M.S., non si accontentano più di “non stare male” , di non aver problemi psicologici, ma desiderano star bene.

Il concetto di salute, mentale e fisica, non coincide più con l’assenza della malattia ma si identifica con la  realizzazione personale e, soprattutto, con il benessere psicologico. In tale ottica, lo psicologo è chiamato ad intervenire non solo in presenza del disagio psicologico ma anche nei casi in cui la richiesta è quella di migliorare il benessere e la qualità della vita.

Per quanto riguarda l’intervento classico dello psicologo, ovvero  il sostegno psicologico finalizzati a ridurre la sofferenza psicologica del richiedente attraverso gli “strumenti” del colloquio clinico, dell’empatia, dell’alleanza terapeutica etc., è da sottolineare che anche i motivi della richiesta di aiuto psicologico sono in evoluzione. Oggigiorno la richiesta di aiuto e “cure” psicologiche non è più riferita esclusivamente ai disturbi psicologici classici come la depressione o i disturbi d’ansia, (vedi area d'intervento clinico) o meglio questi disturbi sono spesso associati, direttamente da chi richiede aiuto allo psicologo, allo stress della vita quotidiana alimentata ad esempio dall'attuale crisi economica.
Accade sempre più spesso che già al primo contatto con lo specialista,  per fissare l’appuntamento in studio, la persona riferisca non solo i sintomi ma anche le cause delle proprie problematiche psicologiche  che sempre più frequentemente vengono identificate nello stile di vita moderno ( “sono sempre di corsa”, “non riesco più a conciliare famiglia e lavoro: mi sento in colpa”, “sono molto
preoccupato/a di perdere il lavoro “, “ sono affetto/a da disturbi psicosomatici”etc.). Dunque lo stress e gli eventi della vita sono percepiti direttamente o indirettamente come causa dei propri problemi psicologici. Sempre più persone si rivolgono allo psicologo per problematiche di natura affettiva come nel caso di lutti complicati, separazioni, divorzi, abbandoni, pensionamento, distacco dai figli e altre cause che fino a poco tempo fa erano considerate “private” e guaribili solo con il tempo.

Ritornando al perseguimento del benesseree da sottolineare che sempre più persone chiedono allo psicologo di acquisire o potenziare capacità o competenze ritenute importanti ai fini del proprio “star bene” è il caso, ad esempio, delle richieste di migliorare le proprie capacità interpersonali (stile assertivo), di imparare tecniche di rilassamento e/o fronteggiamento dello stress, o mettere in atto comportamenti salutari. In conclusione, si può affermare che la figura dello psicologo è sempre più lontana rispetto allo stereotipo di “dottore dei matti” che per decenni ha caratterizzato l'immaginario collettivo della professione; in questa prospettiva, lo psicologo deve essere considerato un professionista della salute e del benessere mentale in grado di intercettare e rispondere adeguatamente alle richieste che rientrano nelle proprie competenze.
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