La Paura di Farsela Addosso ( pipì o cacca): Rimedi e Cura - Dr Gaspare Costa - 340/7852422 - Psicologo - Psicoterapeuta

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L'Ansia e la Salute
La Paura di Farsela Addosso ( pipì o cacca) Fuori di Casa: Rimedi e Cura
25/04/2017
A cura del Dr Gaspare Costa

La paura di farsela addosso o il timore  di dover andare in bagno quando si è fuori casa è un disturbo legato all'ansia che può compromettere, anche gravemente, la qualità della vita sia dell'individuo che dei propri familiari ( partner, genitori) considerando il fatto che, pur di evitare lo scenario temuto: farsi la pipi o la cacca addosso, il soggetto mette in atto massicci evitamenti e comportamenti protettivi  che, oltre ad alimentare il problema, restringono  in maniera significativa la propria autonomia.

la paura di farsela addosso negli adulti

Cosa si teme nella paura di farsela addosso?

Il soggetto che manifesta la paura di farsela addosso è terrorizzato dall'idea di non trovare un bagno o di non fare in tempo ad espletare i propri bisogni fisiologici  che ha come conseguenza quella di sporcarsi con le proprie feci o la propria urina  e darlo a vedere alle persone presenti; nella maggior parte dei casi  la paura di farsela addosso è immaginata come un esperienza umiliante e svilente che comprometterebbe, in maniera definitiva e per sempre, la propria immagine sociale.

La salvaguardia dello  "scopo della buona immagine" (Castelfranchi) sembrerebbe  fortemente implicato nella paura di potersi fare la pipì o la cacca addosso  tanto da  poter avvalorare l'ipotesi che gli individui che manifestano questo problema sono stati sensibilizzati alla vergogna in seguito ad esperienze vissute come umilianti; in altre parole, le persone che presentano l'ansia di farsela addosso hanno sperimentato sulla propria pelle  l'esperienza di sentirsi difettati  o manchevoli di qualità basiche e  quindi cercano di prevenire, con condotte di evitamento e protettive,  la riattivazione di questi stessi vissuti.

La paura di farsela addosso, oltre nel timore di sporcarsi ed essere svelati  e derisi, può presentarsi anche nella formula più subdola caratterizzata da un estremo imbarazzo  all'idea di chiedere l'utilizzo del bagno in qualsiasi luogo che non sia la propria casa; in questa variante, che può coesistere con la paura di sporcarsi, l'individuo teme di essere giudicato negativamente sia dalle persone in propria compagnia ("Va in bagno perché non gradisce la nostra compagnia.... Ci trova noiosi") che dal gestore del  "bagno pubblico". L'individuo che presenta questo problema, con ogni probabilità, è guidato da credenze assolute, rigide e disfunzionali ("Non devo mai essere criticata o giudicata...Devo piacere sempre... Gli altri, in mia compagnia, devono stare sempre bene)che alimentano il problema.

Oltre alla  compromissione dell'autonomia, l'ansia di dover andare in bagno quando si è fuori di casa comporta una notevole sofferenza che può  sfociare in disperazione, depressione o rabbia verso se stessi dovuta alla valutazione che la persona dà del problema: " Ma come si fa ad aver paura di cagarsi addosso!!!......Sto rovinando la mia vita e quello del mio partner (che prima o poi mi lascerà) per una cosa che perfino un bambino di 2 anni sa gestire. Spesso, le persone che presentano la paura  di farsela addosso hanno compensato i vissuti di inadeguatezza e vergogna con tratti narcisistici di compenso ed è possibile che in molti domini della vita, come ad esempio  il lavoro,  hanno  raggiunto successi notevoli guadagnandosi la stima e l'ammirazione degli altri.

La paura di farsi la cacca o la pipì addosso viene simbolicamente ed inconsapevolmente associata alle categorie di persone che non possono "competere" o ritenuti fragili come gli anziani, le persone con grave disabilità o i bambini; non trattenere  le propri feci, sporcarsi ed essere scoperti dagli altri significherebbe compromettere gravemente e per sempre la propria immagine sociale: "Sarò ricordata come quella che si è pisciata  addosso, che vergogna!!!

La paura di farsela addosso: i rimedi che alimentano il problema

Considerando l'avversione per lo scenario temuto, la persona che manifesta la paura di farsela addosso, al fine di prevenirlo, mette in atto strategie di evitamento e comportamenti protettivi che, a fronte di un beneficio immediato e transitorio rappresentato dalla riduzione dell'ansia, nel medio e lungo tempo lo aggravano e lo cronicizzano, naturalmente a questi rimedi   sarà  dato il merito di essersi finora salvati  e ciò spiega la resistenza a rinunciarvi. Un caso clinico ci aiuterà a comprendere meglio gli evitamenti e i comportamenti protettivi per prevenire la paura di farsela addosso o di chiedere di andare in bagno quando si è fuori casa.

Il caso di Sandra (nome inventato, ogni riferimento è puramente casuale). Sandra  è  un impiegata di 32 anni e da diversi anni manifesta la paura di potersi fare la pipì  o la cacca addosso quando è fuori casa, il suo problema  non consiste solo nella paura  di recarsi in posti dove non c'è un bagno  ma anche nella vergogna di chiederne l'utilizzo quando questo è disponibile. Considerato la gravita dello scenario temuto, farsi la pipì  o la cacca addosso in presenza di altre persone, Sandra, nel corso degli anni, ha escogitato tutta una serie di rimedi  allo scopo di prevenire la "catastrofe" che consistono  in comportamenti protettivi ed   evitamenti:
Rimedi per evitare di farsi la cacca addosso
Rimedi per evitare di farsi la pipì addosso
Rimedi generali per evitare di farsela addosso  o chiedere di andare in bagno
Utilizzo di Imodium e Entorogermina
Non bere o bere pochissimo prima di uscire
Assicurarsi che sul posto ci sia un bagno
Evitare di mangiare quando si è fuori casa
Non bere mai fuori di casa
Evitare di andare in posti sconosciuti
Mantenersi leggera o digiunare la sera prima di dover uscire
Provare a fare la pipì molte volte prima di uscire
Evitare luoghi chiusi ( palestre, locali, cinema, risoranti, etc.)
Evitare abbigliamento che può comprimere la pancia
Controllare la presenza di sensazioni alla vescica prima di uscire
Evitare mezzi pubblici ( treno, aereo, autobus, metropolitana etc.)
Provare a fare la cacca molte volte prima di uscire
Evitare abbigliamento che può comprimere la vescica
Spostarsi di casa solo con la propria auto
Evitare caffè e altre bevante che possono stimolare

Non allontanarsi troppo da casa, evitare luoghi affollati ( stadi, concerti etc.)
La messa in atto di questi  rimedi, nel corso degli anni, ha compromesso in maniera grave la qualità della vita di Sandra che ha dovuto rinunciare a qualsiasi svago e persino al fidanzato, d'altronde visto che ritiene di essersi salvata grazie alle soluzioni che ha adottato non è disposta a rinunciarvi o  correre qualsiasi rischio rispetto al pericolo di farsela addosso. La sofferenza di Sandra è acuita dal fatto che ella ha rinunciato a vivere non per un motivo valido qual è può essere  una malattia grave o una disabilità ma per un motivo considerato stupido, questa valutazione alimenta vissuti di fallimento, inadeguatezza e auto-critica che possono innescare sentimenti di demoralizzazione o veri e propri quadri depressivi.

Come curare la paura di farsela addosso?

La  Psicoterapia Cognitivo Comportamentale rappresenta il rimedio più efficace per la  cura della paura di farsela addosso (pipì o cacca) o l'ansia di andare in bagno quando si è fuori di casa; per un trattamento efficace bisogna, innanzitutto, conoscere e demolire tutte le "soluzioni" che l'individuo ha messo in atto nel tentativo di prevenire uno scenario ritenuto invivibile e vergognoso, l'identificazione di questi rimedi disfunzionali deve essere accurata considerando che alcuni di questi rimedi sono talmente automatici che possono sfuggire anche alla consapevolezza dell'individuo. Considerando che la paura di andare in bagno quando si è fuori casa è, fondamentalmente, un disturbo legato all'ansia appare saggio in riferimento  alla cura da scegliere per questo  disturbo affidarsi alla Psicoterapia Cognitivo Comportamenale considerata, dalle agenzie scientifiche internazionali,  la terapia più efficace per la cura di molti disturbi d'ansia.

La paura di farsela addosso quando si è fuori casa è sostenuta da credenze disfunzionali che sovrastimano sia il rischio che l'evento si verifichi che la gravita dello stesso (l'individuo si immagina che verrà ricordata per sempre come quello che si è cagato addosso e condannato dunque alla vergogna eterna) ed è dunque indispensabile sostituirle con credenze più funzionali; la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale, cura breve ed efficace, lavora appunto sulle credenze che guidano l'individuo, ovvero le "regole" con cui costruisce il significato che dà agli eventi.

La Psicoterapia Cognitiva Comportamentale tra i suoi obiettivi ha quello di ricostruire i motivi per cui "lo scopo della buona immagine" (Castelfranchi) è stato iperinvestito, appare evidente come nella paura di potersi fare la pipì o la cacca addosso la minaccia ultima sia rappresentata dall'essere svelati in una condizione terribilmente umiliante  e vergognosa, condizione  completamente opposta all'immagine che l'individuo vuol dare di sé (accettato e stimato da tutti, dotato di qualità ammirevoli estetici, intellettuali o etico morali) il  che potrebbe suggerire la presenza di  tratti narcisistici di compenso che, se confermati, saranno oggetto della cura cognitivo comportamentale.

Generalmente, durante l'infanzia, l'individuo che manifesta l'ansia di farsela addosso ha vissuto esperienze, sistematiche e continuate, di umiliazione,  vergogna e inadeguatezza  che lo hanno "segnato; queste esperienze possono anche non esserci state ma l'individuo, per qualche ragione, per esempio perche  vergognava del proprio status sociale, si è sentito inferiore  rispetto ai coetanei. La eventuale  presenza di credenze assolutistiche e disfunzionali ("Devo piacere a tutti! Non devo deludere nessuno! Non devo mai essere criticato!"),  spesso presenti nei soggetti che manifestano la paura di farsi la pipì o la cacca addosso,  saranno identificate e sostituite con credenze più "realistiche"  che, con il progredire della cura,  ridurranno la drammaticità di un eventuale critica o esperienza di vergogna.

Quando il paziente sarà pronto lo Psicoterapeuta  proporrà un piano espositivo, graduale e sistematico,  che gli consentiranno di fare quelle "Esperienze Emozionali Correttive" in grado di demolire le credenze che alimentano la paura di farsela addosso; affinché la cura abbia successo occorre che le esposizioni siano fatte in pieno accordo con il paziente il quale deve esporsi rinunciando a tutti i rimedi utilizzati in passato, le esposizioni possono essere faticose ma di solito garantiscono un ottimo successo e, spesso, la risoluzione definitiva del problema.
La Riproduzione è Riservata- Dr Gaspare Costa
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