Paura di Vomitare: Sintomi, Cause e Cura dell'Emetofobia - Dr Gaspare Costa - 340/7852422 - Psicologo - Psicoterapeuta

Cerca
Vai ai contenuti

Menu principale:

L'Ansia e le Fobie
Paura di Vomitare: Sintomi, Cause e Cura dell'Emetofobia
12/01/2018
A cura del Dr Gaspare Costa

La paura di vomitare, conosciuta anche con il nome di emetofobia, consiste  in un eccessivo timore che, nei casi più gravi,  può trasformarsi in terrore a cui possono associarsi veri e propri attacchi di panico,  di vomitare o di vederlo fare agli altri o,  semplicemente, la paura di vedere del vomito.

emetofobia:paura di vomitare

I sintomi dell'emetofobia.

Il sintomo principale dell’emetofobia  è costituito dalla marcata ansia che si associa al timore di rimettere in presenza di altre persone o in situazioni dove sarebbe imbarazzante o difficile  accedere ad un bagno per controllare gli eventuali conati di vomito, questo profilo corrisponde più a quadri agorafobici o di Fobia Sociale che differiscono rispetto all'inquadratura di Fobia Semplice con la quale può essere etichettata l’emetofobia.

Le persone che presentano i sintomi della paura di vomitare in pubblico effettuano un costante monitoraggio della proprie sensazioni "gastriche" finalizzato a prevenire uno scenario considerato catastrofico e assolutamente da evitare, in questo modo si instaura tutta una serie di circoli viziosi tra l'ansia, le credenze associate al vomito e la presenza di sensazioni (nausea, mal di stomaco, "movimenti intestinali" etc.) che vengono amplificate a causa del monitoraggio producendo una  sovrastima dell’imminenza,  della gravità e dell'evento.

I sintomi dell'emetofobia possono compromettere, a seconda della gravità,  seriamente la qualità della vita delle persone che ne sono affette,  l'evitamento e i comportamenti protettivi sono, infatti, massicciamente utilizzati da chi presenta la paura di vomitare in pubblico con l'esito sia di mantenere intatte le credenze disfunzionali associate al rimettere che di impoverire la propria vita relazionale, lavorativa e affettiva.

I soggetti con la fobia di vomitare di solito evitano, se sono "costrette" ad esporsi presentano marcata ansia anticipatoria e contestuale, situazioni sociali come la partecipazione a feste, discoteche, concerti, eventi sportivi; nei casi più gravi la paura di vomitare in pubblico può spingere il soggetto ad evitare la scuola o il lavoro tanto da compromettere la propria vita lavorativa o scolastica.

I sintomi dell'emetofobia possono isolare il bambino o l'adolescente dai propri coetanei con l'esito di impoverire le proprie relazioni sociali e, di conseguenza,  le abilità sociali necessarie ad un sano sviluppo psicologico.  I bambini che manifestano emetofobia possono rifiutarsi di uscire di casa  per andare a scuola o partecipare alle attività con i coetanei, spesso appaiono ansiosi e piangono quando li si costringe ad uscire; possono presentare problemi nel mangiare per la paura di poter rimettere.

Nell'adulto,  la fobia di vomitare può far decidere di rinunciare  ad obiettivi ritenuti fondamentali per la propria realizzazione come, ad esempio, rifiutare avanzamenti di carriera per il timore di viaggiare o la paura di poter rimettere  in pubblico. Le donne che presentano i sintomi della paura di vomitare possono procrastinare la gravidanza o, addirittura, rinunciarvi  per il timore della nausea  che la maternità comporta.

L'evitamento e l'ansia associata alla fobia del vomito  si intensificano quando si sente  dire che in giro c'è un "virus intestinale", in queste situazioni la paura di contrarlo  (o che questa eventualità possa succedere ad un familiare) angoscia talmente tanto i soggetti che presentano i sintomi dell'ematofobia  fino a spingersi a barricarsi letteralmente nella loro camera, una  sorta di quarantena, nel tentativo di evitare uno scenario considerato catastrofico.

I soggetti che presentano i sintomi  della paura di vomitare in pubblico mettono in atto numerosi comportamenti protettivi finalizzati ad eliminare il rischio  che l'evento possa realizzarsi:
• evitare cibi associati ad esperienza di nausea o considerati pesanti
• mantenersi leggeri, mangiare sempre gli stessi cibi
• evitare di mangiare fuori o mangiare molto poco
• uso (abuso) di medicinali antiemetici
• evitare mezzi pubblici ( treni, aerei, autobus)
• prendere sempre la propria macchina, se passeggeri non sedersi nei sedili di dietro
• evitare luoghi frequentati da "ubriaconi" dove è probabile vedere del vomito
• fare molta attenzione alla scadenza dei cibi e al lavaggio degli stessi
• evitare persone convalescenti da "virus intestinale"

I soggetti che presentano la fobia di vomitare spesso ricorrono anche alla rassicurazione di persone fidate che conoscono il loro problema e che sono pronte a guidarle ( letteralmente)   in salvo nel caso si sospetta che per la via ci sia del vomito o qualcuno in procinto di rimettere. I sintomi dell’emetofobia, oltre alla paura di  vomitare,  possono riguardare anche il timore di vedere qualcun altro farlo o di vedere del vomito a terra, questi ulteriori segni della fobia del vomito spiegano la grande attenzione ( selettiva)  che questi soggetti  riversano, alimentando i circoli viziosi di mantenimento,  per situazioni o oggetti sospetti.

Il Soggetto che presenta i sintomi della paura di rimettere può, ad esempio, essere preoccupato da qualcuno a lui vicino che ha  bevuto troppo oppure perché è bianco in viso ("Ha bevuto troppo ora si sente male e vomita!!! Non ha un bell'aspetto magari a preso un virus e adesso rimette  o mi contagia") allo stesso modo le persone con la fobia di vomitare possono, come spesso accade nei disturbi d'ansia,  "generalizzare" oggetti di categoria diversa e associarli allo stimolo avversivo temuto, per fare un esempio queste persone possono confondere delle foglie marce  con del vomito.

Cosa si teme nella paura di vomitare e quali possono essere le possibili cause?

Attualmente non sembra esserci una causa univoca che possa spiegare la paura di vomitare o emetofobia, a seconda del quadro diagnostico in cui la fobia del vomito viene inclusa si possono fare delle ipotesi  circa le eventuali cause. Se considerata come Fobia Semplice, a dire il vero sembrano pochi i casi di emetofobia che rientrano esclusivamente in questa diagnosi, le cause della paura di vomitare possono essere fatte risalire a pregresse esperienze avversive (dirette o vicariate) che hanno condizionato negativamente l’esperienza del vomito, può essere il caso di  soggetti che hanno avuto un intossicazione alimentare o altra esperienza negativa legata al rimettere.

In altri casi, l’esperienza avversiva legata al vomito non è diretta ma appresa per modellamento,  ad esempio un paziente mi raccontava che la paura di vomitare si è manifestata all’età di 8 anni quando ha visto l’amato nonno vomitare prima di morire, in questo caso il rimettere è stato associato alla morte e quindi come  evento assolutamente pericoloso che va evitato a tutti i costi. Le cause della paura di vomitare sembrano quindi varie e soggettive anche perché non è raro incontrare soggetti che manifestano ematofobia che nella loro vita non hanno mai rimesso neanche quando era necessario.

Nei casi in cui la fobia di vomitare rientra in un quadro agorafobico o di Fobia Sociale,  le cause della paura di vomitare  posso essere fatte risalire rispettivamente al timore di rimettere in luoghi o situazioni dove sarebbe difficile o imbarazzante “salvarsi” come, ad esempio, l’impossibilità di trovare un bagno o un luogo appaltato dove rimettere, oppure alla paura di vomitare in pubblico e quindi sperimentare un esperienza di vergogna considerata drammatica ed inaccettabile.

Nella paura di vomitare in pubblico il tema della vergogna ricopre un ruolo fondamentale, il soggetto non ha uno scenario chiaro di quello che potrebbe succedere (scenario ombra) ha solo la convinzione che se l’evento accadesse la propria vita sarebbe inevitabilmente compromessa cosi come la propria immagine sociale. Proprio come negli adulti che manifestano la “paura di farsela addosso” anche nell’emetofobia  il soggetto presenta la credenza che, a seguito del verificarsi dell’evento, la propria immagine umiliata e ridicolizzata rimanga scolpita  per sempre nella mente degli altri.

Emetofobia e attacchi di panico.

La paura di vomitare in pubblico quando è marcata si associa ad elevata ansia che, in alcuni casi, può sfociare in veri e propri attacchi di panico situazionali quando il soggetto è impossibilitato ad evitare la situazione o non riesce a mettere in atto i classici comportamenti protettivi. Come accennato in precedenza, è raro che l’ematofobia si presenta come Fobia Semplice pura, nella maggior parte dei casi, infatti, la fobia di vomitare si presenta in quadri clinici più articolati come l’Agorafobia o la Fobia Sociale.

Il caso di Marta.
Marta ha  22 anni e fin da bambina manifesta ematofobia, nella tarda adolescenza esordiscono attacchi di panico situazionali legati alla paura di vomitare in pubblico che compromettono significativamente la qualità della vita della ragazza. Marta, nel tentativo di azzerare il rischio di rimettere, mette in atto, specialmente prima di uscire e dopo aver mangiato, tutta una serie di comportamenti protettivi  che riguardano il cibo ed il monitoraggio delle sensazioni gastroenteriche: mangia poco e sempre i soliti cibi, evita le fritture e gli  alimenti con forti odori, evita le bibite, evita di mangiare fuori di casa, se costretta dagli amici mangia sempre la stessa minuscola quantità della solita pizza.

Marta fa spesso uso di antiemetici, medicinali che aiutano a fermare la nausea ed il vomito, nel tentativo di prevenire la paura di vomitare in pubblico e tenere sotto controllo le sensazioni  ritenute pericolose ( nausea, movimenti intestinali, mal di pancia etc.) ovviamente, queste soluzioni, alla lunga alimentano i circoli viziosi di mantenimento dell’ emetofobia e degli attacchi di panico. Il costante monitoraggio delle sensazioni ritenute minacciose, specialmente la nausea, alimenta una maggiore disponibilità delle stesse che a loro volta, essendo valutate come pericolose,  incrementa la quantità di ansia in circolo con l’esito paradossale di incrementarle ancora di più innescando un escalation che può portare all’attacco di panico.ù

Anche gli evitamenti e i comportamenti protettivi, nel medio e lungo termine, contribuiscono a cronicizzare l’emetofobia e gli attacchi di panico poiché il soggetto che manifesta la paura di vomitare in pubblico attribuisce agli stessi il merito di essersi salvato e quindi continuerà a metterli in atto aggravando l’emetofobia.

La Cura dell’Emetofobia

La paura di vomitare, quando è marcata, può compromettere significativamente la qualità della vita del soggetto a livello sociale, scolastico e lavorativo, per questa ragione è necessario intervenire tempestivamente  affidandosi ad un efficace trattamento per la cura dell’emetofobia. La Psicoterapia Cognitivo Comportamentale è riconosciuta dalla comunità scientifica internazionale, American Psychiatric Assosesion, il trattamento più efficace, basato su rigorosi protocolli di verifica, per i Disturbi d’Ansia e molte altre problematiche psicologiche, appare quindi naturale che questo modello rappresenta uno dei migliori rimedi per la paura di vomitare.

Dopo le prime sedute iniziali finalizzate a formulare una diagnosi accurata, ricordiamo che la paura di vomitare si può presentare come Fobia Semplice o in quadri più articolati come l’Agorafobia o la Fobia Sociale, e il consolidamento dell’alleanza terapeutica la cura dell’emetofobia prevede, inizialmente, il riconoscimento dei comportamenti protettivi e di evitamento (in sostanza tutto quello che la persona ha imparato a mettere in atto per “salvarsi”) che, in un secondo tempo, saranno demoliti e sostituiti con comportamenti più funzionali.

La Psico-educazione che il terapeuta fornisce al paziente  su come le “soluzioni” adottate hanno contribuito ad aggravare il problema costituisce uno dei rimedi della paura di vomitare in quanto da una maggiore consapevolezza del funzionamento del problema. Nella cura dell’emetofobia è di fondamentale importanza indagare le “credenze” che sostengono la valutazione di minaccia legata al rimettere, “Perche vomitare è cosi drammatico? E’ pericoloso per la salute? Oppure è più un problema di  vergogna e compromissione dell’immagine sociale  come nel caso della paura di vomitare in pubblico?”

Le tecnica della “Freccia Discendente” consente al terapeuta e al paziente di risalire agli scopi implicati nella fobia del vomito e quindi da la possibilità di mettere in atto strategie terapeutiche in grado di preservarli o sostituirli in maniera funzionale. La “Scoperta Guidata” è uno dei passi fondamentali nella cura dell’emetofobia con la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale, questa tecnica, apparentemente ingenua, porta il paziente ad una nuova consapevolezza rispetto al funzionamento della fobia di vomitare “Mi dica quando è stata l’ultima volta che ha vomitato in pubblico? Quindi, secondo lei, tutte le volte che sia ha nausea automaticamente si vomita? Mi dica, tutte le volte che ha provato un cibo nuovo le ha procurato vomito? Come pensa reagirebbero i suoi amici nell’eventualità che lei vomitasse in pubblico, reagirebbero deridendola e umiliandola oppure si preoccuperebbero delle sue condizioni e l’aiuterebbero? Se lei vedesse un suo amico vomitare come  si comporterebbe?”

Questa tecnica rappresenta una dei migliori rimedi per la paura di vomitare in pubblico in quanto, in maniera ingenua ma efficace, fa scoprire al paziente che le proprie credenze legate alla fobia del vomito sono in realtà errate e quindi necessitano di essere sostitute con assunti più funzionali. Quando l’alleanza terapeutica si è consolidata terapeuta e paziente collaborano per  realizzare  un piano di esposizioni graduale che dia la possibilità di produrre tutta una serie di “Esperienze Emozionali Correttive” ( Alexander) in grado di demolire definitivamente la credenze disfunzionali associate alla nausea e al vomito.

Le esposizioni, seppur faticose, costituiscono delle strategie estremamente efficaci nella cura dell’emetofobia, il terapeuta può avvalersi di filmati  da somministrare gradualmente oppure accompagnare il paziente in luoghi, solitamente evitati, dove egli teme di poter vedere del vomito. Queste esposizioni costituiscono  ottimi rimedi per la paura di vomitare  in quanto il paziente sperimenta che l’ansia iniziale, anticipatoria e contestuale, si riduce gradualmente senza che egli prenda provvedimenti, inoltre le esposizioni consentono di sostituire le credenze disfunzionali con credenze più funzionali in cui la certezza di vomitare viene gradualmente sostituita da un ipotesi al quanto remota e, in fin dei conti, neanche cosi drammatica.

Otre alle esposizioni “ambientali”, terapeuta e paziente possono decidere di mettere in atto un piano per l’introduzione progressiva di nuovi cibi ritenuti pericolosi,  inizialmente in studio per poi estenderli nella vita ordinaria. La cura dell’emetofobia deve tenere conto anche delle possibili comorbidità, se la paura di vomitare si associa ad attacchi di panico o Agorafobia lo Psicoterapeuta può implementare protocolli specifici di comprovata efficacia allo stesso modo, se la fobia del vomito si presenta come sintomo di una Fobia Sociale o Disturbo Evitante di Personalità,  occorre fare un lavoro terapeutico specifico in grado di eliminare la vulnerabilità e rafforzare le risorse psicologiche del pazientte

Se hai trovato questo articolo interessante puoi aiutare a far crescere il sito condividendolo. Grazie, Dr Gaspare Costa
emetofobia:paura di vomitare
 
Dr Gaspare Costa iscritto all'Ordine degli Psicologi della Regione Toscana n° 5040 - P.Iva 0120695045 Tutti i diritti riservati - prima dell'utilizzo del sito leggere le avvertenze in note legali e privacy
Torna ai contenuti | Torna al menu